Capire il dolore non è mai una cosa banale, anche quando sembra semplice.
Partiamo dalla sua definizione:
”Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale”
E’ affascinante sapere che non esistono recettori per il dolore, ma nocicettori che segnalano la presenza di uno stimolo dannoso o potenzialmente dannoso per il nostro corpo.
Abbiamo nocicettori che si possono attivare a seguito di stimoli meccanici (es. compressione, allungamento), termici (es. caldo, freddo), chimici (es. processi infiammatori).
Quando uno stimolo attiva i nocicettori, parte un impulso nervoso che viaggia attraverso i nervi e, dalla periferia, raggiunge il cervello dove viene elaborato e interpretato.
Qui si decide se lo stimolo è pericoloso o no: qui si decide se ci sarà dolore o no.
L’interpretazione si basa sul confronto con altre esperienze simili vissute in passato, sulle proprie credenze e convinzioni, così come il contesto ed il momento in cui avviene: se dall’analisi, il cervello ritiene che ci sia una condizione di pericolo, la sua risposta è il dolore il dolore è una risposta del cervello!
Esperienze, contesto e credenze influenzano moltissimo il tipo di risposta, vediamo un esempio:
se un pianista si rompe una mano il suo grado di paura, ansia e sconforto sarà molto alto perché tale infortunio potrebbe pregiudicarne tutta la carriera, addirittura la vita, sicuramente ci aspettiamo un livello di dolore molto più alto rispetto ad un calciatore che subisce lo stesso infortunio.
Fino a qui è stato piuttosto semplice, ora le cose si complicano…
E’ facile capire perchè una frattura alla mano provoca del dolore: si gonfia, può avere dei lividi, fa male con i movimenti e quando ci si appoggia.
E’ più difficile capire perché continui a fare male anche diverse settimane dopo il trauma, quando non è più gonfia e le ossa e tutti i tessuti sono guariti.
Ricordi gli impulsi nervosi che partivano dai nocicettori e attraverso i nervi viaggiavano verso il cervello?
Bene … alcuni impulsi viaggiano molto velocemente e sono importanti nelle fasi iniziali, perché se il cervello ci fa avvertire dolore, saremo portati ad evitare movimenti che mettono a rischio i processi riparativi iniziali. All’inizio il dolore è nostro alleato!
Il problema è quando non smette…
Altri impulsi nervosi viaggiano più lentamente e possono essere interpretati dal cervello come un dolore sordo che può protrarsi nel tempo e può non avere più un legame diretto con il trauma iniziale.
In questo caso il dolore che non ci è più utile, non ci serve più per proteggere la parte del corpo che ha subito il danno ma, potrebbe avere delle conseguenze negative sulla persona a livello fisico, psicologico e sociale.
In questa situazione è facile iniziare a domandarsi: continuerò ad avere questo dolore? Qual è la causa di questo dolore? La causa di questo dolore può essere trovata con una radiografia o una risonanza? Esistono dei trattamenti che mi possono aiutare? Posso fare degli esercizi mentre ho male?
Non spaventarti, tutti questi pensieri sono comuni e Fisioattiva sa come aiutarti!
Quello che di norma succede è questo:
evento doloroso pensieri catastrofici( se ho sentito tanto male sarà successo qualcosa di grave) riduco i movimenti per paura di risentire dolore (ho paura di peggiorare le cose) ansia, preoccupazione e senso di impotenza aumentano la percezione del dolore e sensibilizzano il nostro sistema nervoso
se prima era necessario uno stimolo di una certa entità per farti sentire dolore, adesso ne basta uno anche molto lieve…a volte non serve neanche lo stimolo!
A questo punto ti starai domandando: esiste una soluzione a tutto questo?
La risposta è assolutamente SI e si trova nel tuo sistema nervoso.
Grazie all’esercizio terapeutico e al cambiamento di alcune piccole abitudini quotidiane potrai aprire la FARMACIA che sta nel TUO CERVELLO!
Hai capito bene, non è fantascienza: dopamina, noradrenalina, serotonina, cortisolo ed endorfina sono sostanze che possono essere prodotte dal nostro cervello quando facciamo attività fisica e come effetto modulano l’elaborazione degli stimoli a livello centrale.
Per farla breve… Sentirai meno dolore!
Spero che dopo averti raccontato queste poche ma preziose curiosità sul dolore, tu possa cominciare già da ora a considerarlo e viverlo per quello che realmente è, affrontandolo con la giusta mentalità ed una maggiore consapevolezza.
C’è ancora qualcosa che non ti è chiaro o pensi di non essere ancora in grado di affrontarlo e gestirlo?
La fisioterapia può fare moltissimo, noi di Fisioattiva conosciamo il dolore, lo sappiamo trattare e ti possiamo aiutare.
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